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20 In piazza della Signoria, dove il sole tiepido di primavera spandeva le sue rose gialle, lo scoccare del mezzogiorno fece dileguare la folla contadina dei commercianti di grano e di paste venuti per il mercato. Ai piedi della loggia dei Lanzi, davanti all’assemblea delle statue, i gelatai ambulanti avevano approntato, sopra alcune tavole apparecchiate di cotonina rossa, i banchetti che portavano alla base l’iscrizione: bibite ghiacciate. E una gioia leggera scendeva dal cielo sulla terra. Thérèse e Jacques, reduci da una passeggiata mattutina ai giardini di Boboli, stavano passando davanti alla celebre loggia. Thérèse guardava la sabina del Giambologna, con quella curiosità interessata con cui una donna esamina un’altra donna. Ma Dechartre non guardava che Thérèse. Le disse: «È meravig

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