Capitolo 2

799 Palavras
CAPITOLO DUE Esamino freneticamente la situazione. L'hub è invaso da un centinaio di nemici, che indossano varie tipologie di biancheria da notte. Dai loro occhi fiammeggianti, si capisce perché stanno cercando di ucciderci. Sono gli Spiritati. Fantastico. Semplicemente fantastico. Non voglio fare altro che raggiungere la mamma e tentare di risvegliarla, ma quel fottuto Phobetor vuole mettermi i bastoni fra le ruote, vero? Estraggo la pistola, stringendola fino a farmi venire le nocche bianche. È giunto il momento di combattere. Ma prima di tutto, imposto la modalità non letale dell'arma. Gli Spiritati non sono persone cattive, ma semplicemente sfruttate da qualcun altro. Nello specifico, da una malefica divinità degli incubi. Una donna con la camicia da notte mi lancia una padella in testa. Mi chino, e il proiettile di piombo sibila vicino al mio orecchio. Senza prendermi la briga di mirare, sparo alla nemica nel petto. Crolla a terra. Un uomo corpulento si getta contro di me, con le braccia tese. Assumo una posizione di combattimento, ma prima di poter bloccare qualsiasi colpo, Valerian abbatte l'aggressore con la propria pistola. Fabian, trasformatosi in un lupo, sferra un colpo con la zampa massiccia, che va a segno nel volto di una donna nemica, spappolandone il cranio. Accidenti. A proposito di salvare vite umane. Uno degli Spiritati interrompe l'attacco, e guarda in faccia me e Valerian. "Volevo che voi due soffriste a causa del virus" ringhia. Non si tratta del suo pensiero, ovviamente; è Phobetor a parlare attraverso la sua bocca. "Dato che siete così cocciuti, dovrò farvi fuori in questo modo, con la violenza." "Provaci" replica Valerian a denti stretti, poi spara all'interlocutore. L'uomo cade a terra. "La resistenza è inutile" pronuncia Phobetor con la bocca di un uomo grande e grosso, prima di spingerlo ad attaccare Itzel. Accidenti. Punto l'arma verso di lui, mancandolo. Arretrando, Itzel scaglia una palla di fulmini verso l'aggressore, che vola all'indietro e atterra sulla schiena. Sì! Potremmo ancora riuscire a cavarcela. "Il dio degli incubi ha appena citato i Borg?" chiede Felix, ansimando. "Significa che ha visto Star Trek?" Phobetor non deve gradire i mortali che criticano l'autenticità delle sue battute malvagie, o i suoi gusti in fatto di programmi TV. Una donna esile si getta su Felix con un batticarne. Accidenti. Senza la tuta da robot, potrebbe non essere in grado di affrontarla. Lei tenta di colpirlo in testa con il batticarne. Felix si sposta di lato, ma appena in tempo. Con il cuore che batte forte, prendo la mira e sparo. La donna crolla a terra. Ariel mette fuori combattimento lo Spiritato più vicino, poi rivolge un'occhiata di esasperazione a Felix. "Star Trek? L'hai detto davvero?" Felix si stringe nelle spalle, poi schiva uno scolapasta indirizzato verso la sua testa, mentre sparo alla persona che l'ha lanciato. Alle mie spalle, Rowan appare con la sua catena di zombie. I rinforzi, era ora. Il problema è che gli zombie stanno ancora attraversando il portale, e non credo che Rowan possa mollare la presa sulle loro mani, altrimenti ne perderebbe la maggior parte. Per adesso, dobbiamo ancora cavarcela da soli. Phobetor si accorge probabilmente dell'infausto presagio, poiché gli Spiritati attaccano con rinnovato vigore. I miei compagni di squadra reagiscono. Ariel mette k.o. una donna con un colpo alla tempia, mentre Fabian spezza alcune braccia e gambe. In tutto questo, Dylan rimane nelle retrovie; sembra ancora costretta a fare i conti con lo shock della sua seconda possibilità di vivere. L'ultimo zombie di Rowan esce dal portale. Quest'ultima li sprona a staccarsi gli uni dagli altri, poi li manda all'attacco degli Spiritati. Do una mano, sparando ad alcuni nemici, ma non è più necessario. In pochi secondi, gli Spiritati giacciono a terra, tenuti fermi dalle mani degli zombie. Asciugandomi il sudore dalla fronte con la manica, abbasso la pistola e mi rivolgo a Dylan. "Dovremmo dare la cura per il virus a questi Spiritati. I nostri zombie potrebbero essere contaminati." Il viso di Dylan non fa una piega, come se non mi avesse sentita, però lei prende una fiala, e comincia a versarne il liquido nella gola delle vittime di Phobetor. Quando la cura è stata distribuita, Valerian si aggira sul posto, per mettere tutti fuori gioco metodicamente con la pistola. Nel frattempo, Dylan si avvicina a passi strascicati al corpo della Spiritata, il cui cranio era stato sfondato da Fabian. Una volta lì, s'inginocchia, come in preda al lutto. Felix inclina la testa. "La resurrezione l'ha resa più compassionevole?" Rowan prende un respiro. "Spero non sia quello che sto pensando." Ci precipitiamo verso il punto in cui Dylan è in ginocchio, e quando mi arrivano alle orecchie delle rumorose sorsate, mi rendo conto che dev'essere proprio ciò che Rowan voleva scongiurare. Dylan non sta piangendo la donna. Le sta mangiando il cervello.
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