Marzo 2020 L’uomo si affacciò alla finestra. Scostò una ciocca di capelli dalla fronte sudata. Era spossato. Il respiro pesante e affaticato. Nessuno. Forse era al sicuro. Per il momento. Tra quanto tempo sarebbero venuti a prenderlo? Un’ora, un giorno, una settimana? Non aveva importanza. Presto o tardi sarebbero arrivati. Tempo. A volte scorre così lento che sembra non passare mai. Al lavoro, ad esempio, oppure quando attendi il momento di rivedere la persona amata. Altre volte è così maledettamente rapido. Quando sei in vacanza, oppure quando devi rispettare una scadenza. O quando aspetti la morte. Le luci dei lampioni illuminavano la strada. Qualche auto di passaggio. Tutto tranquillo. Anche troppo. Uscì dalla porta dell’appartamento. Osservò il soffitto del pianerottolo. La la

