Venerdì

631 Words

Venerdì La mattina mi sono alzato di buon’ora e mi sono preparato una colazione abbondante. Uova e pancetta, come piace a me. Ho aspettato un po’ prima di uscire di casa. Per la prima volta in vita mia sarei arrivato in ritardo al lavoro. Ma in fondo non avevo più un lavoro e quindi non si può considerare un ritardo, non credete? Comunque sono arrivato nel mio ex ufficio poco dopo le nove, sicuro di trovare tutti i miei colleghi presenti. Ci tenevo a salutarli di persona. Il primo ufficio dove sono entrato è stato quello del vicedirettore. Stava parlando con il segretario del direttore. Sembravano divertirsi e ridevano con aria complice. Due serpenti che sibilano. Al mio ingresso Giusti si è voltato. «Ciao Morani, ho saputo quello che è successo. Mi dispiace…» La sua testa di serpente

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