Luglio 2009 Dan aveva sperato che il denaro preso a prestito sarebbe stato sufficiente per rimettere in sesto i suoi affari e guadagnare un po’ di tempo. E invece, dopo appena due mesi, si ritrovò a dover chiudere tutto. Il suo progetto non aveva resistito neppure un anno. I clienti erano evaporati in una bolla. Nonostante tutti gli sforzi, dopo la disdetta del contratto da parte del signor Takamasa, c’era stato un effetto domino. Aveva perso tutti i clienti, uno dopo l’altro. Lui viveva anche sul passaparola e sul fatto che, in certi ambienti, si facesse il suo nome. Adesso gli unici nomi che passavano di bocca in bocca erano quelli delle ditte cinesi. Non si erano presi una fetta di mercato. Si erano presi il mercato. Come una persona che entra in una pasticceria per comprare un

