Non poteva credere a quello che aveva davanti agli occhi. Il grumo di pus era adesso una figura stilizzata, l’immagine di un uomo alto una decina di centimetri. Un uomo con gambe e braccia, una bombetta in testa e un bastone dall’impugnatura ricurva in mano. L’immagine sembrava muoversi al suono di una musica invisibile, ruotando il bastone con agilità in avanti e sopra la testa. Il balletto continuò per alcuni minuti sino a quando, con un’ultima piroetta, la figura non si fermò sull’estremità del lavandino, e, con fare teatrale, si inginocchiò togliendosi il cappello e allargando le braccia. Luca non sapeva cosa fare. Sentiva un brivido percorrergli la schiena. La saliva era scomparsa dalla bocca mentre osservava la cosa più incredibile che, credeva, occhio umano avesse mai visto. «Pia

