Nina

2522 Words

Nina Il mio diciassettesimo anno di vita fu un anno eccezionale, un anno magico, il più felice forse della mia adolescenza. Se prima avevo girato in tondo, aggrappato a certezze illusorie, allora si schiuse per me un accesso che conduceva a territori inesplorati. Era l’inizio di quella fase di ribellione che mi avrebbe reso quello che sono. Entrato in seminario a undici anni, a poco a poco ero stato risucchiato nella routine della vita comunitaria. Difficilmente m’era capitato di sentirmi solo: i miei compagni erano allo stesso tempo vicini di banco, avversari di gioco, alleati, confidenti. All’apparenza non mi mancava nulla. Non mi sentivo affatto diverso dai miei coetanei. Avevo acquisito una certa disciplina, dovendo rispettare regole e turni di servizio. Così erano trasco

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