CAPITOLO VIII Perfino gli invalidi possono essere felici Poiché abbiamo pronunciata la parola pudore e poiché non nascondiamo nulla, dobbiam dire che una volta, tuttavia, attraverso le sue estasi la “sua Ursula” gli diede un serissimo motivo di lagnanza. Era uno di quei giorni in cui ella faceva risolvere il signor Leblanc a lasciare la panca ed a passeggiare nel viale: tirava la vivace brezza di pratile, che muoveva le cime dei platani, e padre e figlia, dandosi il braccio, erano passati in quel punto davanti alla panca di Mario. Egli s’era alzato dopo il loro passaggio e li seguiva collo sguardo, come si fa, nello smarrimento di un simile stato d’animo. All’improvviso, un soffio di vento, più lieto degli altri e probabilmente incaricato di favorire la primavera, si sprigionò dal viv

