2 I l giorno seguente si sarebbe potuto considerare ordinario, se non fosse stato per alcuni eventi decisamente fuori dalla norma. L’indomani, infatti, avevo deciso di fare colazione fuori casa. Sanna era andato a fare una visita alla chiesetta di Villacasu, al centro del paesino. Stavo per raggiungere uno dei bar vicini quando sentii urlare alla mia destra, poco più avanti. All’inizio pensai che fosse qualcuno che aveva alzato troppo il gomito, oppure un balordo. Poi però udii nuovamente quella voce. “Ti ammazzo! Mi senti? Io ti ammazzo!” Era qualcuno che conoscevo, ma in quel momento non riuscivo a dargli un volto, tanto la sua voce era stravolta dalla collera. D’istinto affrettai il passo e girai l’angolo a destra, ma qualsiasi cosa fosse successo era già tutto finito. Riuscii sol

