Capitolo IX
Nonostante siano passati due anni ricordo il resto di quella giornata, della notte e del giorno successivi, come un estenuante avanti e indietro di polizia, fotografi e giornalisti, che si susseguivano senza sosta in casa di Gatsby. Una corda all’ingresso principale e un poliziotto lì davanti servivano per tenere lontani i curiosi, ma i ragazzini scoprirono subito che potevano entrare passando dal mio cortile e un gruppetto sbalordito si radunava sempre vicino alla piscina. Qualcuno con modi risoluti, forse un detective, usò l’espressione “matto” quando si chinò sul cadavere di Wilson nel pomeriggio, e l’autorità momentanea della sua voce diede lo spunto per gli articoli dei giornali del giorno dopo.
Quasi tutti gli articoli erano un incubo: circostanziati, avidi e non del tu
