MARTEDÌ S’INTRAVEDE LA LUCE IN FONDO AL TUNNELNon ci sono armadi massicci e un lungo bancone di legno scheggiato a dividere la zona ufficio da quella riservata al pubblico, reminiscenze della segreteria del mio liceo.
Mi trovo, invece, all’interno di uno stanzone arredato con pochi armadi metallici lungo le pareti, due imponenti fotocopiatrici oltre a tre moderne scrivanie per le impiegate. La più anziana tra loro sta visionando la richiesta di esibizione documenti che le ho consegnato. Legge con attenzione il foglio, con la mano sinistra giocherella con la catenina dorata fissata alle stanghette degli occhiali. Si interrompe, mi guarda, e ricomincia a leggere.
A pelle, mi sta antipatica. Assomiglia a una di quelle zitelle innamorate solo del proprio lavoro e, in segreto, del dirigente s
