L'ASSALTO AL CONO Il Corsaro, udendo quello sparo, era tornato rapidamente indietro, credendo che il marinaio avesse fatto fuoco contro qualche animale, non sospettando minimamente che gli spagnuoli della caravella fossero già giunti sui fianchi del cono. Non vedendolo, si mise a gridare ripetutamente: - Carmaux!... Carmaux!... Dove sei?... Un sibilo leggero, che pareva mandato da un serpente e che egli ben conosceva, fu la sola risposta che ottenne. Invece di slanciarsi innanzi si gettò prontamente dietro il grosso tronco d'un simaruba e guardò attentamente dinanzi a sé. Solamente allora s'accorse che sul margine d'un folto gruppo di palmizi ondeggiava ancora una leggera nuvoletta di fumo, la quale andava disperdendosi lentamente, non soffiando, in quella piccola radura, alcun alito

