Una raffica improvvisa sulla superficie dell’acqua alla sua destra gli diede il primo avvertimento. E poi, come la mano di un gigante, il vento afferrò la sua fragile imbarcazione e la girò ad angolo retto rispetto alla rotta che voleva seguire. Le onde si sollevarono; il vento urlò; la tempesta era su di lui con grande furia e non c’era nulla da fare se non girarsi e fuggire davanti a essa. Lungo la costa di Hime, parallelamente alla riva, finì sempre più lontano dal punto in cui Jude era sbarcato con Stellara, ma per tutto il tempo Tanar si sforzava di guidare la sua imbarcazione sempre più vicino alle pendici boscose di Hime. Davanti a lui, e alla sua destra, poteva vedere quella che sembrava la fine dell’isola. Se fosse stato portato oltre, si rese conto che tutto sarebbe stato perdu

