Gli elettori di Villa lo sostenevano fino quasi a idolatrarlo e arrivando a considerarlo un uomo mandato dalla Provvidenza, al pari di un novello Benito Mussolini, con tanto di culto sfrenato della sua persona fino al ridicolo. I suoi detrattori e avversari lo odiavano in maniera profonda, senza concedergli un’attenuante, additandolo come un mostro, demonizzandolo a ogni occasione. Villa non era un politico che poteva piacere ai moderati, anche se qualcosa stava cambiando. In quelle ore di difficoltà anche lui appariva sotto una luce diversa. Amadi non era in grado di giudicarne effettivamente le capacità. Forse davvero come politico valeva poco o niente e di fronte a quell’emergenza stava dimostrando tutta la sua impreparazione, ma da quando era alle sue strette dipendenze non aveva mai

