Capitolo XV Natural BluesMilano, Palazzo Marino, ore 21:10, ufficio del sindaco Il sindaco guardò l’ora. Erano da poco passate le ventuno. Dopo il Consiglio comunale era ritornato nel suo ufficio per occuparsi della sua agenda personale di appuntamenti che in quei giorni era stata del tutto stravolta. Si era confrontato con Stucchi solo e unicamente sugli impegni istituzionali più improrogabili, posticipando quelli che invece potevano essere rimandati, anche se di poco. Stremato da quella giornata che si era rivelata lunga e difficile, chiese a Osvaldo di essere accompagnato a casa. Sentiva la necessità fisica di allontanarsi almeno per qualche ora da Palazzo Marino che era diventato, nel tempo, la sua prigione se non addirittura un luogo di martirio. I giorni in cui aveva sognato d’i

