5. Bill era felicissimo di vedermi, Asher un po’ meno. Lui sembrava quasi rassegnato al fatto di dover uscire con me, avermi accanto mentre faceva fare la passeggiata serale al cane e sedere al mio stesso tavolo al pub bavarese a dieci minuti dal nostro palazzo. Pensai di rendergli le cose più facili e di farlo parlare di Krav Maga. «In che senso può diventare piuttosto violento?» gli chiesi, ricollegandomi alla sua osservazione di poco prima. Il nostro quartiere era pieno di gente, forse a causa della serata mite, forse solo perché ormai la primavera era arrivata. Gruppi di trentenni tutte in tiro allungavano l’aperitivo, mentre i teenagers si assembravano davanti ai loro locali preferiti e le coppie con bambini uscivano dai ristoranti per famiglie. C’era una bella atmosfera e avrei

