«Mi trovate qui se avete bisogno di me. Bussate due volte,» disse l’agente Walker, poi fece una pausa per mostrare i colpi di cui parlava, «quando siete pronti ad andare via o se diventa ingestibile. Anche se non dovreste avere problemi con lei.» Mi strizzò l’occhio, e il sangue mi si rapprese nelle vene. «Non è altro che una cosuccia piccolina, ed è molto tranquilla.» Uscì e la porta si richiuse alle sue spalle con un tonfo pesante. Ci sedemmo. Jack parlò per primo. «Ciao di nuovo, Sofia. Ci siamo incontrati lunedì all’udienza preliminare. Sono il tuo avvocato, Jack Holden.» Le labbra di Sofia si mossero, e ne venne fuori una voce sibilante dall’accento messicano. «Mi ricordo di te» disse. «Ciao, Jack.» L’accento fece suonare le parole come «Ia-oo, Jock.» «Lei è Emily, la mia assiste

