Liam Sentii la porta d'ingresso aprirsi e chiudersi. Spuntai con la testa fuori dalla porta dello studio mentre parlavo ancora con Damien. Era come se qualcuno mi avesse schiaffeggiato in faccia. I miei sensi andarono in tilt quando annusai l'odore. Gavin emerse e io feci poco per trattenerlo. Con il telefono ancora in mano e la conversazione ormai completamente dimenticata, mi trovai sulla soglia della cucina a fissare il magnifico culo della mia compagna in piedi davanti alla porta aperta del freezer. "Liam, cosa c'è che non va..." disse lei, ma non riuscivo a sentirla. Ero concentrato solo su una cosa. Un ringhio si fece strada dentro di me. Lei era mia e dovevo marcarla adesso. Il mio corpo cominciò a muoversi verso di lei. Doveva essere Gavin a spingermi verso di lei. "Fermati, Li

