Capitolo 12

1103 Words

12. Io e Valdata ci salutiamo sulla porta del locale con un’energica stretta di mano e ci accomodiamo nella sala al piano di sopra. Vista la giornata si potrebbe stare all’aperto, ma ci sono troppi suoi colleghi che girano da queste parti e lui preferisce non farsi vedere. Una volta al tavolo, Valdata scosta più volte la tendina della finestra che dà sulla strada, picchietta le dita sul tavolino e ordina un caffè con tono sbrigativo. Io opto per un panino con speck e brie. Il mio stomaco ha ripreso la sua protesta e ha tutte le ragioni del mondo. Ci osserviamo in silenzio per qualche minuto, infine è lui a prendere l’iniziativa. E lo fa in modo molto diretto. “Allora? Come sta?”. Io prendo fiato, tentenno. Prendo la mia decisione. Spero di non commettere l’errore più grosso della mia v

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