III Solo più tardi Lilian capì che quell’incontro inaspettato non era un sogno. Lord Stanville le chiedeva di parlare con lei, quello che aveva sempre desiderato. E sembrava disponibile... non lo aveva mai visto così. Forse le avrebbe detto di sì senza difficoltà. Per lei era importantissimo qualcosa che per lui era indifferente. All'ora fissata Lilian entrò nello studio di lord Stanville, era ansiosa ed emozionata. Provava un malessere che non si spiegava. Pensò a quanto era accaduto un giorno in quella stessa stanza, tra una ragazzina orgogliosa e un uomo che l’aveva guardata in quel modo gelido soltanto per punirla. Lo studio del padrone di casa era una grande stanza con tre finestre. Un antenato, l’unico forse generoso, l'aveva fatta tappezzare in cuoio sbalzato e l'aveva decorata

