Cesare2013, Milano Cesare Gomez, seduto alla scrivania nel suo ufficio, controlla la situazione finanziaria di Clara Scardi. È mattino presto, negli uffici il personale non è ancora arrivato. Mentre legge i rendiconti, si accarezza la faccia. La barba gli dà fastidio. Di solito se la taglia tutte le mattine, ma oggi aveva fretta e troppi pensieri per la testa. Guarda l’orologio, quello d’oro che era di suo padre: sono le sei. Prende il cellulare e compone il numero del telefono che ha dato a Clara, anzi, “che dico!”, a Emma. «Emma, mi senti? Sei tranquilla? Possiamo parlare? È mattina prestissimo, ho provato. Non ti sta intorno nessuno a quest’ora, credo. Sicura? Mettiti sotto le coperte completamente, ci fosse mai una telecamera. Ci sei già, bene. Ascolta: Varosi ha ricevuto da te una p

