Dolore e rabbia2013, Monza Alice sta lavorando nel giardino della sua vecchia casa, rimasta vuota da quando si è trasferita a vivere con Mario e i ragazzi. La sera è il momento migliore per annaffiare i fiori. Vedendo la macchina di Mario imboccare il vialetto della casa accanto, si alza di scatto. Immediatamente chiude l’acqua e attraversa il varco da poco creato nella recinzione che un tempo divideva le due proprietà per raggiungere il compagno che sta scendendo dalla macchina. Lo abbraccia, arrivandogli da dietro, e l’uomo sussulta divertito. Ma l’allegria dura solo un attimo, quando si volta il suo viso è cupo. Alice avvertendo la sua tristezza, dice: «Ciao, tesoro. Porti sulle spalle un peso enorme. Non so come aiutarti». «In effetti mi è ripiombato addosso un dolore infinito, è com

