Gita al mare2013, Sanremo Mario osserva il quadrante dell’orologio che ha al polso: le quattordici. Come ogni giorno da quando ha ricevuto la mail che lo esortava a recarsi nel bar di via Bixio, siede al tavolo accanto alla vetrina del locale. Puntuale come sempre. Anche oggi la sala è praticamente vuota, se si escludono lui e il solito ragazzo al bancone. “Sono ormai quasi tre settimane che vengo qui e nessuno ha mai telefonato o lasciato un messaggio per me. Ho paura che sia stato tutto un macabro scherzo. Ma chi può essere tanto malvagio da orchestrare una simile tortura?”. Sorseggia un caffè preparato con scarso entusiasmo dal barista. Le comunicazioni tra loro si sono immediatamente interrotte nel momento stesso in cui Mario ha insinuato che il giovane potesse conoscere la donna mi

