Il luminare I portalettere che dipendevano dal locale Ufficio Postale erano due e avevano idealmente diviso il paese: la parte a nord della chiesa era toccata al signor Celestino Andreoni, la parte a sud era invece competenza del signor Fortunato Stagetti. Appena fuori dall’Ufficio, le loro strade si dividevano e ognuno sembrava andare per i fatti suoi. Queste due persone erano fisicamente quanto di più diverso si potesse immaginare. Celestino Andreoni era mingherlino, ossuto, stentato e, cosa evidente al primo sguardo, di salute cagionevolissima; Fortunato Stagetti, al contrario, era un omone grande e grosso, sanguigno, pieno di salute e di vitalità, forte come un toro. Il primo parlava poco, scegliendo sempre con cura le parole dal suo limitato vocabolario; il secondo, invece, spesse

