Dentro, brutte riproduzioni a carboncino di brutti quadri celebri, scaffali di dischi da fonografo e pellicole fotografiche, giocattoli di legno, e, in mezzo, una donnina preoccupata seduta in una sedia a dondolo imbottita.
Una bottega di barbiere, luogo di riunione dei perdigiorno. Un uomo in maniche di camicia, presumibilmente Del Snaffln il proprietario, rideva con un cliente che aveva un grosso pomo d’Adamo.
La Sartoria di Nat Hicks nella strada laterale. Una vignetta tolta da un giornale di mode che rappresentava forconi umani in abbigliamenti duri come lastre d’acciaio.
In un’altra strada laterale una chiesa cattolica di mattoni grezzi con una porta verniciata di giallo.
L’ufficio postale: semplicemente un tramezzo di vetro e d’ottone che divideva in due una stanzaccia muffita ch
