CAPITOLO SESTOQuando la prima, incerta neve di novembre cominciò a cadere imbiancando le zolle nude dei campi arati; quando il primo focherello fu acceso nelle caldaie, che sono il focolare domestico di Gopher Prairie, Carol cominciò a far veramente sua la sua casa. Congedò la mobilia del salotto, la tavola di quercia con i pomi d’ottone, le vetuste poltrone di broccato, il quadro del « dottore ». Si recò a Minneapolis e corse freneticamente per i grandi magazzini e i negozietti della Decima Strada, dediti alle ceramiche e all’alta cultura. Fu costretta a spedire i suoi tesori, ma avrebbe voluto riportarseli tutti fra le braccia. I muratori avevano abbattuto la separazione fra il salotto davanti e quello retrostante, creando una lunga stanza in cui ella profuse l’oro e l’azzurro cupo: una

