10.Guido mi risponde al quarto squillo con tono quasi allegro per i suoi canoni. “Stai bene Mattè? Sei uscito?” Il vento nel vicolo aumenta la sua intensità. Inizio ad avere freddo grazie al sudore che mi si è gelato addosso. Meglio se la prendo alla larga. “Come mai questo tono gioioso?”, gli domando. “Sto in servizio. Ma, per ora, pare ’na nottata tranquilla. Così so’ uscito per prendere un bombolone ed un caffè. Giusto per arrivare a domattina.” Rido in modo un po’ forzato. “Mi fa piacere amico mio” Rocchetti si prende una lunga pausa, poi grugnisce. “Che cazzo stai a combinà alle tre del mattino?” Il tono è già virato al nero seppia. “Nulla. Cioè, poi ti dico. Ma perché me lo chiedi?” “Perché hai sfoderato la tua risata finta del cazzo. Che conosco bene. E mi hai chiamato am

