Capitolo 4: I Segreti Rivelati

1432 Words
Fabio si svegliò avvolto in un tepore che non aveva nulla a che fare con le coperte di seta che lo ricoprivano. Era disteso nel letto di Antonio, in una camera nascosta sopra la libreria, dove la luce del mattino filtrava attraverso vetrate colorate creando arcobaleni danzanti sulle pareti coperte di libri. Il profumo di incenso e carta antica si mescolava all'aroma del caffè che saliva dal piano inferiore. Per un momento, credette di aver sognato tutto: la tempesta, la libreria magica, l'incontro con l'uomo più affascinante che avesse mai visto. Ma poi sentì il calore del corpo di Antonio premuto contro la sua schiena, il braccio possessivo che lo cingeva alla vita, e la realtà di quella notte incredibile lo travolse di nuovo. "Buongiorno, amore mio," sussurrò Antonio contro il suo collo, le labbra che sfiorarono la pelle sensibile facendo correre brividi lungo la spina dorsale di Fabio. "È davvero successo tutto?" chiese Fabio, voltandosi tra le braccia di Antonio per guardarlo negli occhi. Alla luce del giorno, l'uomo era ancora più bello: i capelli corvini arruffati dal sonno, la pelle pallida che brillava di una luminescenza sottile, gli occhi scuri che lo guardavano con una tenerezza che faceva battere forte il cuore. "Ogni singolo momento," confermò Antonio, chinandosi per un bacio lento e dolce. "E se le vostre intenzioni non sono cambiate con la luce del giorno, vorrei mostrarvi molto di più." Fabio sentì il calore espandersi nel petto. "Le mie intenzioni?" "Di rimanere. Di diventare parte di tutto questo." Antonio si appoggiò su un gomito, lo sguardo serio. "Non posso mentirvi, Fabio. Quello che è successo ieri sera vi ha cambiato. I libri vi hanno riconosciuto, accettato. Non potrete più tornare alla vostra vita di prima come se nulla fosse accaduto." "Non voglio tornare alla mia vita di prima," disse Fabio senza esitazione, sorprendendo sé stesso con la fermezza della sua decisione. "Ieri sera ho scoperto cose che non sapevo nemmeno di cercare. La magia esiste davvero, e voi... voi siete la cosa più incredibile che mi sia mai capitata." Il sorriso che illuminò il viso di Antonio fu abbagliante. Si chinò per un altro bacio, questo più profondo e pieno di promesse. "Allora preparatevi a scoprire quanto questo mondo sia più vasto di quello che immaginate." Dopo una colazione intima servita su un terrazzo segreto che si affacciava sui tetti di Bologna, Antonio guidò Fabio di nuovo nella sezione riservata. Alla luce del giorno che filtrava attraverso finestre che Fabio era sicuro non fossero state lì la sera prima, la stanza aveva un aspetto diverso: meno minacciosa, più accogliente, come se avesse accettato la sua presenza. "Prima di mostrarvi i veri segreti," disse Antonio, avvicinandosi al Codex Umbrarum che giaceva ancora aperto sulla scrivania di ebano, "devo raccontarvi la storia della mia famiglia. La storia di questa libreria." Fabio si sedette in una poltrona di velluto che sembrava essere apparsa durante la notte, completamente assorbito dalle parole di Antonio. "I Rossi sono custodi da quattordici generazioni," iniziò Antonio, le dita che sfioravano reverenti la copertina del libro antico. "Il primo della mia stirpe, Alessandro Rossi, era un alchimista alla corte di Lorenzo de' Medici. Quando l'Inquisizione iniziò a perseguitare chiunque praticasse le arti occulte, lui radunò tutti i testi magici che riuscì a trovare e li portò qui, a Bologna, creando questa libreria come rifugio." "E voi siete l'ultimo custode?" chiese Fabio, affascinato dalla storia. "Fino a ieri sera, sì." Antonio lo guardò intensamente. "Ma il Codex ha reagito a voi in un modo che non avevo mai visto prima. Si è aperto completamente, ha mostrato i suoi segreti senza resistenza. Questo significa che vi ha scelto come mio successore. O meglio... come mio partner nella custodia." Fabio sentì il cuore battere più forte. "Cosa significa esattamente?" Antonio si avvicinò, prendendogli le mani. "Significa che se lo desiderate, diventerete parte di questa magia. I libri vi insegneranno segreti che nessuna università conosce. Imparerete rituali che possono alterare la realtà, incantesimi che possono guarire o distruggere, formule alchemiche che possono trasformare non solo i metalli, ma le anime stesse." "E in cambio?" "Giurerete di proteggere questi testi con la vostra vita. Di non usarli mai per scopi malvagi. E.…" Antonio esitò, una nota di vulnerabilità nella voce. "Di rimanere qui con me. Per sempre." Il silenzio si allungò tra loro mentre Fabio assimilava le implicazioni di quella proposta. Stava parlando di abbandonare tutto: la sua carriera universitaria, i suoi colleghi, la sua vita ordinaria. Ma guardando negli occhi di Antonio, circondato da libri che sussurravano segreti antichi, si rese conto che non c'era nessuna scelta da fare. Il suo cuore aveva già deciso. "Sì," disse semplicemente. "Sì a tutto." Antonio chiuse gli occhi per un momento, come se un peso enorme gli fosse stato tolto dalle spalle. Quando li riaprì, brillavano di lacrime non versate. "Allora iniziamo la vostra vera educazione." Le ore che seguirono furono le più straordinarie della vita di Fabio. Antonio gli mostrò testi che descrivevano la creazione di creature artificiali, pergamene che contenevano mappe di dimensioni parallele, grimorii che spiegavano come comunicare con spiriti antichi. Ma soprattutto, gli insegnò i rudimenti dell'arte magica. "La magia," spiegò Antonio mentre tracciava simboli nell'aria con le dita, simboli che si illuminavano di luce dorata prima di svanire, "non è solo conoscenza. È intenzione, emozione, connessione profonda con le forze che governano l'universo." Fabio guardava affascinato mentre Antonio faceva levitare una candela, la fiamma che danzava sospesa a mezz'aria. "Come fate?" "Non faccio nulla. Chiedo." Antonio sorrise, guidando la mano di Fabio verso la candela fluttuante. "I libri mi hanno insegnato che la magia è un dialogo, non un comando. Provate voi." Fabio concentrò tutta la sua volontà, immaginando la candela che si muoveva. Per un momento non successe nulla, poi improvvisamente la fiamma vacillò e la candela si spostò di qualche centimetro. "Incredibile!" esclamò Fabio, gli occhi che brillavano di eccitazione. "L'ho davvero fatto!" "Il vostro potere è istintivo," disse Antonio con orgoglio. "I libri hanno risvegliato qualcosa che era già dentro di voi. Con l'allenamento, diventerete formidabile." Mentre il pomeriggio volgeva alla sera, Antonio gli mostrò il vero tesoro della libreria: una stanza segreta nascosta dietro uno scaffale mobile, dove erano custoditi i testi più pericolosi e potenti. Grimorii scritti con sangue, pergamene che si accendevano spontaneamente se toccate da mani impure, libri che sussurravano nelle lingue dei demoni. "Questi," disse Antonio con reverenza, "sono i testi che potrebbero distruggere il mondo nelle mani sbagliate. Ma nelle nostre... potrebbero salvarlo." "Siete mai stato tentato?" chiese Fabio. "Di usare tutto questo potere per voi stesso?" Antonio si voltò verso di lui, il viso serio. "Ogni giorno per i primi dieci anni. La solitudine, il peso della responsabilità... c'erano momenti in cui pensavo di impazzire. Ma poi ho capito che il vero potere non sta nel possedere questi segreti, ma nel proteggerli. Nel fare da guardiano tra il mondo ordinario e quello magico." "E ora non siete più solo," disse Fabio, avvicinandosi. "No," sorrise Antonio, attirandolo tra le braccia. "Ora abbiamo l'uno l'altro." Si baciarono tra quegli antichi tomi di potere, e Fabio sentì di nuovo l'energia magica rispondere alla loro passione. Ma questa volta era diversa: più controllata, più armoniosa, come se i libri stessi approvassero la loro unione. "Voglio imparare tutto," sussurrò Fabio contro le labbra di Antonio. "Voglio diventare degno di stare al vostro fianco." "Siete già perfetto," rispose Antonio, le mani che si perdevano nei capelli castani del suo amante. "Ma se è quello che desiderate, vi insegnerò ogni segreto che conosco." Quella sera, mentre facevano l'amore nel letto di Antonio con una passione che sembrava crescere ogni volta, Fabio sentì qualcosa cambiare definitivamente dentro di lui. Non era più solo un professore universitario in cerca di conoscenza. Era diventato parte di qualcosa di antico e potente, il custode di segreti che l'umanità aveva dimenticato. E mentre Antonio si muoveva dentro di lui con una dolcezza infinita, sussurrandogli parole d'amore in lingue antiche che il Codex aveva iniziato a insegnargli, Fabio capì che aveva trovato non solo l'amore della sua vita, ma il suo vero destino. "Ti amo," sussurrò ad Antonio, usando per la prima volta il tu nell'intimità del loro abbraccio. "E io amo te," rispose Antonio, gli occhi che brillavano di lacrime di gioia. "Per tutta l'eternità che ci attende." Fuori, Bologna dormiva ignara della magia che pulsava nel cuore della città. Ma nella loro libreria segreta, due anime si erano unite per proteggere i segreti del mondo, legati da un amore che era diventato esso stesso la magia più potente di tutte.
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