VIII. La sfida Il mattino era stato nebbioso, quasi gelido, ma uscì il sole mentre Val trotterellava verso Rochampton Gate, da dove sarebbe partito al galoppo verso il luogo del solito appuntamento. Si rasserenò rapidamente. Dopo tutto, non c’era stato nulla di terribile nei procedimenti giudiziari della mattina, all'infuori del generico disonore per la pubblicità data ai propri affari privati. «Se soltanto fossimo già fidanzati!» pensò «tutto quel che accade non avrebbe nessuna importanza». E del resto, il suo sentimento era proprio quello che pervade tutta la società degli uomini che si dimenano e strepitano contro i risultati del matrimonio e intanto si affrettano a sposarsi. Ed egli galoppò nell’erba gelata di Richmond Park, temendo di essere in ritardo. Ma di nuovo si trovò da solo a

