ELIDDHEL Lanas aprì gli occhi e vide buio. Un brivido di freddo attraversò tutto il suo corpo, un vago odore di umido colpì le sue narici. Con le mani toccò il materiale su cui era sdraiato, sentì che era fredda pietra. Si alzò lentamente a sedere e si strofinò le braccia indolenzite. Sentì la testa pesante, la bocca amara e secca. Si sentiva come avesse dormito per giorni. I suoi abiti erano asciutti. L’ultima cosa che ricordava erano le acque del Mare della Contesa che lo circondavano vorticose, sopra di lui il cielo era scuro e gonfio di nuvole che grondavano pioggia pungente. I Predoni Alati volteggiavano lenti, mentre lui cercava disperatamente di non annegare. Poi sentì il suo corpo andare sempre più in basso, lottò per non scendere ancora, ma l’acqua gli fece mancare il respiro

