Indipendente e trasformista, agile ma pigro, killer talvolta amabile, il sempre misterioso gatto è l’animale più presente, fin dall’antichità, nelle pagine di romanzi, poesie, favole e racconti, forse perché, come recita un proverbio irlandese, i suoi occhi “sono finestre che ci permettono di vedere dentro un altro mondo” …nel nostro caso quello del noir.
I quarantanove scrittori (dieci di loro scrivono in coppia) di questa antologia sono dunque riusciti a inserire facilmente nelle loro storie, brevi ma tutte da gustare, questo predatore crepuscolare ad affiancare investi-gatori in gran parte seriali (insieme a graditissimi ‘ospiti’ la maggior parte degli autori sono, sono stati o saranno purosangue della nostra scuderia) e Marco Frilli, l’uomo e l’amico che tanto ha inciso sull’editoria italiana rincorrendo con caparbietà un sogno fino a realizzarlo.
Di più su di lui non voglio dire, sarebbe superfluo per chi lo frequen-tava mentre, per chi lo volesse conoscere, basterà leggere queste pagine per incontrarlo: sfruttando efficacemente lampi di memoria gli autori ne hanno (come nella precedente raccolta) descritto particolari che, messi insieme, formano un quadro spero soddisfacente anche per chi lo amava.
A tal proposito – tornando ai nostri amici dalle sette vite – chi ci con-vive sa che, oltre a essere compagni alteri ma fidati, rappresentano un trait d’union tra visibile e dimensioni a noi sconosciute. Non solo: si dice possano vedere l’aura che circonda gli umani, specchio del loro intimo, e di come questa capacità motiverebbe la loro diffidenza verso alcuni e la fiducia verso altri, evidentemente positivi. E il nostro Marco amava, corrisposto, i gatti, e credo sarà felice di vivere con loro tra le pagine di un libro giallo pantone.
Un motivo in più per leggere questa antologia? Parte dei proventi delle vendite sarà devoluta all’organizzazione di volontariato no profit Amore Vero, che aiuta gli animali distinguendosi, in questo periodo, nell’assistenza di quelli dispersi o separati dalle loro famiglie, sfollate a seguito del crollo di Ponte Morandi, alleviando parzialmente la loro difficile situazione. Per chi criticasse questa scelta, per altro presa da tempo: gli introiti del volume del prossimo anno potranno essere destinati a chi non avesse avuto accesso ai sacrosanti risarcimenti.
A. d’Amaro