III.Quando mi svegliai, era giorno, e trovai Ajor china davanti a un bel letto di braci intenta ad arrostire un grosso pezzo di carne di antilope. Credetemi, la vista del nuovo giorno e il delizioso odore della carne in cottura mi riempirono di quella felicità e speranza che erano state quasi cancellate dall’esperienza della notte precedente; e forse la figura snella della ragazza dal viso luminoso si dimostrò anch’essa un efficace ricostituente. Alzò lo sguardo e mi sorrise, mostrando i denti perfetti e le fossette di evidente felicità: l’immagine più adorabile che avessi mai visto. Ricordo che fu allora che rimpiansi per la prima volta che fosse solo una piccola selvaggia ignorante e così al di sotto di me nella scala dell’evoluzione. Il suo primo gesto fu di farmi cenno di seguirla fuo

