Capitolo 14
Alle 16 del giorno seguente, il preside professor Luciano Turriti s’era presentato puntualmente in Questura. Come m’avrebbe raccontato Vittorio, era vestito con gusto, infilato in un completo cenerino con camicia bianca stretta al colletto da una cravatta, in tinta unita, dello stesso tono di grigio. Appariva più giovane dei suoi cinquantanove anni. Presentava lunghi e ancor abbondanti capelli biondi, assolutamente tinti data l’età, almeno secondo il mio amico, e portava una barba fluente, di pari colore, che scendeva lunga a nascondergli il nodo della cravatta. Sulla prime, entrando nell’ufficio d’Evaristo, non aveva notato Vittorio, ch’era seduto su di una sedia in un angolo all’estrema destra di chi accedeva. L’aveva scorto con la coda dell’occhio solo dopo essersi accomoda
