06 – NON MORTO (Fiamma) Ancora incredula per la piega presa dagli eventi, percorro il sentiero verso sud assieme ai Villa. Attraversiamo un esteso bosco di latifoglie popolato da pioppi tremuli, noccioli, ciliegi selvatici, frassini e aceri montani. Superiamo in fretta una radura seguendo le rive del piccolo ruscello ai suoi margini. Se fossimo comuni esseri umani avremmo bisogno di attrezzatura da escursionisti e vestiti pesanti, e impiegheremmo circa tre ore a macinare la dozzina di chilometri di suolo accidentato che ci separa dal piazzale nel quale i ragazzi hanno lasciato l’auto. Se avessimo assunto sembianze animali ce la saremmo cavata in appena un’ora, invece abbiamo impiegato una novantina di minuti ad approssimarci alla meta. Avanzo agilmente tra le irregolarità del terreno

