Un ragazzo s'offerse d'andare a scovare il “vecchio Pilon”. Fu di ritorno dopo dieci minuti; il vecchio Pilon era a colazione. Federico non ce la faceva più, si mise in cammino. Ma la sbarra del passaggio a livello era abbassata; dovette aspettare finché due convogli gli sfilaron davanti. Finalmente si slanciò per la campagna. Sembrava, tanto monotona era la distesa dì verzura, un immenso tappeto di biliardo. Scorie ferrose erano ammucchiate ai due bordi della strada come pile di sassi. Appena discoste, una accanto all'altra, fumavano ciminiere d'officine. Di fronte, su una collina tonda, s'alzavano le torrette di un piccolo castello e il campanile quadrangolare d'una chiesa. Più in basso, lunghi muretti formavano linee spezzate tra gli alberi; ancora più giù si stendevan le case del vil

