Ogni tanto le file di carrozze, eccessivamente ravvicinate, si bloccavano una accanto all'altra. Allora, le persone ferme sulla stessa linea s'esaminavano a vicenda. Da sopra le portiere stemmate sguardi pieni d'indifferenza calavano sulla folla; occhi ardevano d'invidia sul fondo delle vetture a nolo; sorrisi di scherno rispondevano a moti del capo troppo orgogliosi; bocche spalancate esprimevano ammirazioni imbecilli; qua e là, in mezzo alla via, un pedone che se ne andava a zonzo doveva schizzar via di colpo per schivare un cavaliere che passando al galoppo tra le vetture era riuscito a districarsene. Poi tutto si rimetteva in movimento; i cocchieri mollavano le redini e lasciavan cadere le loro lunghe fruste; i cavalli, scuotendosi, agitavano i barbazzali e lanciavano intorno spruzzi d

