«È stato là?» «Sì, per un affare... un affare di famiglia, un'eredità.» «Ah! Ne sono tanto lieta,» disse lei, con un'aria di contentezza così sincera che Federico ne fu commosso, come d'un favore particolare. Poi volle conoscere i suoi progetti, dato che un uomo deve, a un certo punto, dedicarsi a qualcosa. Rispose, ricordando una menzogna già detta, che sperava di entrare nel Consiglio di Stato con l'appoggio del signor Dambreuse, il deputato. «Forse anche lei lo conosce.» «Soltanto di nome.» Poi, sottovoce: «L'altro giorno lui l'ha portata al ballo, non è vero?» Federico taceva. «È quel che volevo sapere, grazie.» In seguito gli fece due o tre domande molto discrete sulla sua famiglia, e sulla vita di provincia. Era stato proprio gentile, con tutto il tempo ch'era stato laggiù,

