Epilogo Un’ora dopo gli avvenimenti narrati, il signor Muscardo, Enrico e Sheng lasciavano la villa del mandarino sotto la scorta di Wang e dei due tartari. Il bravo giovane, dopo aver ordinato ai servi di preparare splendidi funerali alla vittima e all’assassino, si era assunto l’incarico di condurre in salvo i suoi amici. L’impresa era tutt’altro che facile. Pechino nuotava nel sangue e le turbe scatenate dei boxers, non ancora sazie di carneficina, scorrazzavano la città dando la caccia a tutti i cristiani indigeni. Indicibili orrori erano stati commessi dopo l’assedio della legazione inglese. Imbaldanziti dalla vittoria e appoggiati dal nuovo imperatore, il quale aveva ordinato l’esterminio di tutti i cristiani e di tutti gli stranieri sparsi nell’immenso impero, i boxers e la pleb

