2.
Mi lasciai tirare, ma solo fino a un certo punto.
«Scusa?» feci. Non arrabbiata, quanto perplessa. Per quanto quei tizi potessero essere dei narcisi colossali, non pensavo che Dorian Gray desse per scontato che gli sarei caduta nel letto così, solo perché era bello e perché era il cantante di un gruppo rock. Anche perché il suo gruppo rock nemmeno lo conoscevo, fino a quella sera.
Mi lanciò un’occhiata stanca. «Se no continueranno a discutere fino a domani. Mi fa male il cervello e voglio solo sdraiarmi da qualche parte. Non hai sonno?».
«Certo che ho sonno: saranno le tre di notte. Però dovrei tornare a casa. E che cosa vuol dire che dormo con te?».
Lui si strinse nelle spalle. «Quando vedrai il bus capirai. È tutto a incastro. Non puoi venire e basta? Così non perderemo altro tem
