Jimin's Pov
Alzo gli occhi vedendo Yoongi lanciarmi un'occhiata torva. Ricambia l'abbraccio di Seokjin e facendomi il medio.
Mi giro, tirando Tae per il braccio e invitandolo a seguirmi. Lui sembra ancora scioccato e continua a guardare Suga parlare Jin.
"Che cazzo sta succedendo, Jimin! Come fai ad essere vivo? Non hai dato il tuo corpo a Yoongi per farti perdonare, vero?" Chiede preoccupato.
Arrossisco, dandogli uno schiaffetto sulla nuca.
"No, testa di Corea. Abbiamo fatto una tipo di scommessa." Gli dico vedendolo allarmarsi.
"Io odio le tue orribili idee. Le odio." Risponde continuando a camminare.
"In pratica, gli ho proposto di cantare davanti a tutti. Ecco tutto." Spiego.
"Deve esserci una seconda ragione. Perché mai vorresti farlo cantare? Così si crederà mille volte più figo? Oh, Dio. Tu non hai un cervello." Borbotta il biondo.
"Vedremo se sarà lui quello più bravo o io." Dico ammiccando.
Tae mi guarda di traverso e sussurra 'poco modesto, il ragazzo.'
Alzo le spalle e ci avviamo verso casa Jeon.
Appena suoniamo il campanello, Jungkook esce alla porta, con il naso rosso come le guance e un pigiama pesante. Si illumina appena vede il suo ragazzo e baciano in modo molto poco casto facendomi tossicchiare.
Si staccano, sorridendosi, per poi entrare.
"Come va con la febbre?" Domando io, cercando di far svanire la tensione sessuale.
"38°, meglio di ieri." Risponde Kookie.
"Tae, smettila di guardarlo così, è ammalato. Non potete scopare." Borbotto disgustato.
Il moro arrossisce e le sue orecchie prendono un colore rossastro mentre il biondo mi lancia una pantofola.
"Chim, tu sei quello che ha davvero bisogno di darsi da fare, amico." Ribatte quest'ultimo facendomi sbuffare.
"La mia vita sessuale non ha niente a che fare con voi." Dico incrociando le braccia, imbronciandomi.
I due sorridono e si lanciano un'occhiata complice.
"Ovvio che no, Jimin." Risponde Jungkook dando una gomitata al suo ragazzo.
"Dio Santo! Io me ne vado. Potete fare l'amore in pace, fidanzatini." Esco dall'abitazione e mi incammino verso il parco.
Prendo posto su un'altalena e comincio a spingere, sentendo il vento freddo sul viso. Ci sono alcuni bambini, tutti imbottiti di cappotti e sciarpe. La gente sembra non apprezzare il clima di questo febbraio. Le temperature sono ancora abbastanza basse. In lontananza, vedo una coppia che si tiene per mano. Namjoon e Jin. La coppia dell'anno, come sempre. Camminano parlando e quando il ragazzo dai capelli rosa, mi nota, fa un cenno, avvicinandosi.
"Oh, Jimin-ah, che ci fai qui da solo?" Esclama Seokjin, mettendo le mani nelle tasche della sua giacca rosa.
Mi fermo, e faccio un piccolo sorriso.
"Jin hyung! Sono qui perché i miei amici hanno cose private da fare." Dico lamentandomi.
I due ridacchiano alla mia espressione e Nam risponde con un 'capisco'.
"Vuoi fare un giro con noi?" Domanda quest'ultimo.
Tentenno.
"Uh, se non disturbo..." Sussurro.
"Tranquillo, vieni, su." Mi incita il più grande.
Mi alzo dal sedile freddo e li seguo.
"Sei un ballerino, giusto?" Chiede il ragazzo dai capelli neri.
"Già. Da ormai dieci anni." Rispondo orgogliosamente.
"Anch'io vorrei imparare a ballare ma non riesco neanche a camminare senza perdere l'equilibrio." Dice Nam facendoci scoppiare a ridere.
"Potresti sempre provarci." Lo incoraggio.
"Appena posso, vengo da te a prendere lezioni. Promesso." Risponde lui.
"Avete da fare in questo periodo?" Domando cercando di non annoiarli.
"Si, abbiamo la semifinale di basket domani. Yoongi darà di matto se facciamo anche solo uno sbaglio. Se vinciamo, siamo in finale e sarebbe un momento importantissimo. Abbiamo vinto anche l'anno scorso quindi... Dobbiamo farcela anche quest'anno."
Annuisco, sapendo che probabilmente, Suga avrebbe ammazzato qualcuno se avessero perso.
"Vuoi venire a vederci?" Chiede Jin, eccitato.
"Oh, certo. Tae e Jungkook mi avrebbero trascinato lì anche se non avessi voluto." Rispondo sorridendo ai due.
"Per Hoseok, giusto?" Domanda il Nam.
"Si, lui." Mormoro pensando all'ultima volta che avevo visto Hobi. Il giorno in cui mi aveva detto che a Yoongi piace scrivere. Non abbiamo parlato più, dopo quel giorno.
"Dovrei andare al bar, ora. Vieni anche tu, così farai compagnia a Jin. Gli farebbe piacere." Dice Namjoon facendo annuire il ragazzo in rosa.
Rispondo con un cenno positivo, continuando a camminare, silenziosamente.
Entrati nel posto caldo, sorrido sentendo l'odore di delizie e seguo Jin, mentre si va a sedere su un tavolo abbastanza vicino al bancone. Appoggio la mia giacca sullo schienale della sedia imbottita e mi siedo prendendo il menu in mano.
"Jimin, prendiamo qualcosa di caldo?" Chiede gentilmente il ragazzo seduto di fronte a me.
"Si, certo." Rispondo poggiando l'indice sulla scritta 'cappuccino', mentre Nam lo segna sul suo blocco, chiedendo poi suo ragazzo cosa volesse. Dopodiché, si allontana, preparando le due bevande.
"Cosa fai nel tempo libero?" Domanda Seokjin.
"Mh, nulla di ché. Guardo la TV, alcune volte esco o ballo." Dico.
"Hai imparato a danzare con l'auto didattica? O fai corsi?" Chiede poi.
"All'inizio andavo alla scuola di ballo ma ho smesso perché le ragazze continuavano a cercare di guardarmi nudo, entravano nel mio spogliatoio e cose del genere." Borbotto sendendo Jin ridere.
"Mi dispiace per quell'esperienza." Dice lui, divertito.
"Questo è anche il motivo per cui sono gay." Rispondo rabbrividendo.
Lui annuisce, ridendo sotto i baffi mentre vede Namjoon arrivare con un vassoio in mano.
"Ecco a voi." Esclama poggiando le tazze di fronte a noi.
"Grazie." Dico riconoscente, avvolgendo le mani intorno alla tazza per riscaldarmi.
Prendo un sorso e sento la lingua scottarsi facendomi quasi sputare il liquido. Jin mi passa una bottiglietta d'acqua preoccupato.
"Tutto bene?" Chiede vedendomi tirare fuori la lingua e ansimare.
"Brucia." Mormoro bevendo sorsi grandi d'acqua.
"Voi non potete capire!" Sento una voce famigliare e poi qualcuno prendere posto vicino a me, facendomi entrare l'acqua di traverso.
Jin mi passa dei fazzoletti vedendomi tossire.
"Calmati Yoongi, non siamo sordi." Dice quest'ultimo.
Il ragazzo dai capelli verdi guarda me, confuso e poi scrolla le spalle.
"Stai monopolizzando i miei amici, Park?" Domanda Yoongi, accusandomi.
"Ma che dici, idiota." Rispondo pulendo le labbra con un fazzoletto.
"Bah, comunque, Eomma. Abbiamo la partita domani e voi siete qui, tutti calmi. Se perdiamo-" Comincia a sbraitare, impanicato.
Lo guardo scioccato e vedo jin cercare di calmare il ragazzo.
"Andrà bene, stupidino." Sussurra la 'mamma' guardando Yoongi.
"Nam, mi porti una bottiglia di birra?" Chiede Suga guardando il ragazzo dai capelli rosa, scuotere la testa.
"Perché no?" Continua facendo un broncio che mi fa sorridere. Alcune volte sembra anche carino.
"Perché domani devi essere perfettamente stabile, coglione." Ribatte Namjoon.
"Uffa. Che amici noiosi che ho." Mormora.
Bevo il cappuccino ormai freddo e vedo che il capitano mi guarda.
"Cazzo vuoi." Ringhia notando la mia occhiataccia.
Jin fa una faccia scocciata e un secondo dopo, Suga si scusa e dice 'non volevo dirlo'.
"Si, si. Ci crediamo tutti." Dico io sarcastico.
"Statti zitto, Park." Conclude.
Dopo una decina minuti di occhiataccie e frecciatine, me ne vado, salutando la coppia e ignorando Yoongi.