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Hendrix
Mi rilasso nel momento in cui entro in casa. Ogni cosa successa prima, positiva e negativa, mi abbandona, lasciandomi da solo con i miei pensieri. Vado subito verso il frigo e prendo una birra, cercando sollievo nella bottiglia. Crollo sul divano, prendo il cellulare dalla tasca e lo metto sul tavolino, senza avere fretta di tornare nel mondo reale.
Il viaggio verso casa era stato un video in loop delle ultime ore. Taylah. Sasha. Taylah. Sasha. Da capo. Sembrava andare tutto bene, poi Sasha si era avvicinata e io mi ero fatto trascinare subito dalle sue stronzate. In quei pochi minuti mi aveva parlato più di quanto avesse fatto in tanti mesi, ma le sue parole non avevano avuto quella solita patina finta di convenevoli. Al contrario, era stata sostituita da un tono inquisitorio
