8. Taylah

2244 Words

8 Taylah Lancio il laptop sulla scrivania, tolgo i tacchi e crollo sulla sedia. È mercoledì e quasi tutti hanno finito di lavorare. Felice di essere fuori dal tribunale, anche se stare lì significa straordinari pagati, prendo una penna e comincio a scrivere la lista delle cose da fare. «Oh, ehi,» mi chiama Emerson, fermandosi all’improvviso. Ha la borsa sulla spalla, pronta ad andare a casa. «Pensavo che non ti avrei visto, di nuovo. Com’è andata la giornata?» «Avrei voluto che fosse andata meglio.» «Così male, eh?» Mi copro gli occhi e faccio qualche respiro profondo per fermare il piccolo crollo nervoso. Nonostante io ami il mio lavoro, ci sono giorni in cui l’ingiustizia di questo mondo è troppo da sopportare. Ci sono molti ragazzini che hanno bisogno di essere protetti ma troppe

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