L'esame a sorpresa

1523 Words
Questa mattina mi sono svegliata tardi la sveglia è suonata, ma stanca non l'ho sentita e mia madre era andata a lavoro presto, ecco perché non mi ha svegliata. Erano già le 7:40. Non c'è la faró mai! Mi vestii in fretta e corsi verso la scuola. Appena arrivata vidi solo gli ultimi studenti che facendo la fila al bar lì vicino, perdevano tempo ed entravano sempre in ridardo. Corsi verso la classe ma appena arrivai, notai la classe vuota, "Ma che...." dissi sorpresa, "Sono finalmente morti tutti? Ti prego dimmi di sì.." sussurrai tra me e me. Uscii in cerca di spiegazioni sapendo che sarebbe impossibile che fossero morti, che peccato però. Mentre cercavo qualcuno per le fantomatiche spiegazioni mi arrivò una chiamata così inziai a correre verso il bagno. "Pronto?" dissi non leggendo nemmeno il nome della persona in questione, "(T/n), dove sei?" disse "Light....ma dove siete voi?" dissi con voce contrariata. "Siamo nell'aula dove di solito fanno fare gli esami, a quelli dell'ultimo anno. Non c'è ancora nessun prof sbrigati" disse lui frettoloso. "Va bene, va bene...arrivo!" dissi io stranita. Ma che cavolo ci fanno in quell'aula? Va bene ma che faccio perché cammino.. devo correre! Dopo pochi minuti arrivai e vidi Light che mi face segno con la mano. Fortunatamente non c'era nussun professore. Mi avvicinai e bisbigliando chiesi spiegazioni a Light un pò arrabbiata, come se fosse colpa sua, anche se ovviamente non lo era. "Ma che diamine succede?" dissi con voce arrabbiata, ma ormai Light sa come sono e non ci da peso ormai da anni, "Non so appena entrati in classe la proffessoressa ci ha detto di venire qua e poi se n'è andata appena siamo arrivati, abbiamo visto anche altri ragazzi delle altre sezioni" disse lui. (Ovviamente non intendo tutta la scuola ma per farvi un esempio loro stanno in quarta, e ci sono quelli tutti quelli di quarta, anche tutte le altre sezioni). É prima che potessi risponderlo entrano vari proffessori con aria strana, "Ragazzi abbiamo preparato un esame per voi per testare le vostre capacitá ci saranno anche domande che non hanno a che fare con il programma scolastico ma sono per farci capire come voi pensate e agireste in alcune situazioni. Adesso noi professori vi consegneremo il compito avete un ora e trenta per portarlo al termine tornerete nelle rispettive aule e tra qualche giorno saprete i risultati" disse uno di loro. Le domande inerenti alla scuola erano una stupidaggine, ma non so come rispondere ad altre domande ma alla fine anche se ero agitata avevo pensato a quello che hanno detto i professori, ovvero di rispondere come faremo nella realtà. Così feci e dopo un'ora finii il compito e lo consegnai all'unico proffessore, che era rimasto e che poco prima aveva finito uno dei suoi giri per evitare che copiassimo. Mi diressi verso la scrivania del professore in silenzio, lasciai sulla cattedra il compito che era l'unico su di essa. Il professore mi guardò senza sorpresa. Tornai al mio posto e aspettai la fine dell'ultima mezz'ora. Dopo tornammo in classe e la professoressa ci spiegò che l'amministrazione che si occupava del programma ha deciso di farci fare questo compito, e ha anche aggiunto che non saranno loro a correggerlo bensì dei proffessori esterni. Questo è quello che ci disse. Le ore seguenti passarono normalmente appena la campanella suonò mi fiondai fuori dalla classe per tornare a casa il prima possibile. "Spostati dobbiamo passare" disse Cloe mentre mi spintona con le sue amichette. No, quando e troppo e troppo! "Mi scusi sua maestà il corridoio intero non le basta per passare mi sa che ha mangiato troppo" gli dissi con tono di superiorità. "Come scusa?" disse Cloe mentre si gira e viene verso di me con le sue amichette, "Tu, che mi prendi in giro?" disse ancora lei con aria stupita. "Oh no, sua maestà non lo farei mai+" continuai, mentre gli altri che si trovavano precedentemente nel corridoio iniziano a interessarsi alla conversazione. Tutti iniziano a ridere per le battute e le prese in giro che feci a Cloe. "Non finisce qui" disse lei, come ogni buona rompiscatole di ogni buon film, "Non può dire qualcosa di più originale sua maestà" dissi mentre iniziai a ridere anche io. A quel punto uscì anche Light dalla classe che aveva comunque visto e sentito tutto con le porte dell'aula aperte. "Non hai un po esagerato" mi disse "Light, perché non lo vai a dire a lei invece che a me visto che sono io quella che la deve sopportare le sue prese in giro ogni giorno" dissi. Light restò in silenzio non sapendo che dire, ho ragione alla fine dei conti. Così mi voltai e andai via, lasciandolo solo. Tornata a casa passai il solito pomeriggio a studiare, leggere e giocare hai videogames forse è per questo che non ho molti amici ma va bene così, dato che sto bene io. Il giorno dopo mi preparai presto per evitare di correre per strada mentre staco andando incrociai Light. "Tutto bene?" mi chiese lui ed io per non sembrare maleducata, gli risposi con la frase con la quale si risponde sempre a questa domanda, "Si, e tu come stai?" gli dissi, però non interessata alla sua risposta, non per qualcosa nei suoi confronti bensì perchè ero già annoiata a morte al solo pensiero di dover andare a scuola e passare lì metà giornata. Dopo un pò di chiacchiere arrivammo a scuola dove mi sedetti su una panchine, sotto un albero. "(T/n), sai organizzano una festa per San Valentino e..." disse lui. Non so se e innamorato di me o cosa, ma a me la festa non interessa a prescindere da lui. "Light, risparmia fiato non voglio venirci a questaa stupida festa non è che non voglio venirci con te..non voglio proprio andarci" dissi, "Ah..okay..come preferisci" rispose lui deluso. Forse perché ad ogni ragazza, di questa scuola, a cui lo avrebbe chiesti avrebbero accettato con gli occhi chiusi, e prima che avesse finito la frase. Ma non è il mio caso. Entrammo in classe e trovammo la proffessoressa con dei fogli sulla scrivania. Avevo paura possano essere altri compiti in classe, ma dandoci un occhiata notai che fossero i compiti di ieri. Già li hanno corretti menomale. Dopo poco arrivarono tutti in classe anche Cloe che mi rivolse uno sguardo assassino e in cambio io gli rivolsi uno sguardo da psicopatico. E quello sguardo per un attimo Cloe si ferma sul posto e quando riprese a camminare voltò la testa con sguardo spaventato. Un problema in meno. "Ragazzi i compiti sono stati corretti" disse mentre distribuiva i fogli a tutti noi. Avevo preso di nuovo il massimo. Anche se un pò me lo aspettavo, ne vado comunque fiera. La giornata continuò normalmente. Quando tornai a casa dopo poco mia madre uscì di casa per fare la spesa per la cena. Sfruttai quel momento di solitudine, per stare tranquilla. "(T/n), puoi scendere un attimo?" disse lei, una volta tornata a casa, "Che c'è?" chiesi scendendo le scale. "Ho incontrato Light al super..." non le lasciai il tempo di finire la frase. Gli avevo già parlato del voto del compito quindi adesso mi parlerà sicuramente di quella festa. "La risposta, è no!" dissi con voce ferma e determinata, "Ma non sai cosa voglio dirti come fai a dire di no?" disse lei "So che vuoi parlarmi di quella stupida festa, e del fatto che ho pochi amici, e del fatto che non ho mai avuto un fidanzato o cose del genere ma a me non importa io non ci vado!" dissi infuriata dato che mi riffacciava da anni queste cose. "Qui sono io a decidere! Io ti parlo in modo tranquillo e tu mi urli contro!" disse lei. Ecco lo fatta arrabbiare di nuovo, adesso sono spacciata! "Non mi interessa! Tu questo sabato andrai a quella festa con o senza Light intese?" disse lei "Io ti aiuto in casa, prendo voti alti e quando sono a casa voglio solo riposarmi a modo mio! Oguno ha un modo per farlo, c'è gente che esce io voglio solo stare tranquilla a cas.." stavo dicendo, ma mi interruppe, "Non importa, ormai ho deciso!" disse andando verso la cucina per posare ciò che aveva comprato. Tornai in camera. E chiamai Light immediatamente. Questa me la paga! "Idiota! Cosa vai a dire a mia madre! Asesso per colpa tua dovrò per forza andare a questa stupida festa complimenti....grazie tante! È bello sapere di avere qualcuno accanto per queste cose!" continuai a parlare velocemente senza neanche dargli il tempo, di aprire bocca per salutare. Cioè gli amici si coprono a vicenda, raccontano bugie per farlo, e lui spiffera tutto a mia madre. Consapevole per di più, di com'è fatta! "Io...." disse lui "Non mi interessa cosa hai da dire a tua discolpa! L'unica cosa che so e che troverò modo per non andarci!" chiusi, velocemente la chiamata dopo essermi sfogata. Cosa potrei fare per non andare alla fe...aspetta anzi ancora meglio alla festa ci vado ma non con Light..ma con Riuga. D'altronde mia madre ha detto che potevo andarci, con o senza Light.
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