Allora la Sibilla non lo lasciò più dire e in questa forma gli rispose: “Nessuno conosce il segreto del cuore, né io né altro spirito, ma solo Dio conosce quel che l’uomo ha nel cuore.” Capitolo IX (146) Come Guerrino domandò alla Sibilla la cagione della sua perdizione e quella gli contò e gli disse il nome di tutte le Sibille. “Messer Guerrino, il tuo senno non è perfetto come credevo.” “Chi è colui che mostra questo che tu hai detto?” “Voglio che tu sappia il mio nome, io fui chiamata dai Romani Cumana, perché io nacqui in una città della Campania che ha nome Cumana, stetti al mondo, prima di essere qui giudicata, mille e duecento anni e quando venne Enea in Italia io, all’età di settecento anni, lo accompagnai per tutto l’inferno e dopo vissi ancora per cinquecento anni, fino al t

