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«Haim, è stato davvero bello averti qui in giro,» ci dice Orit in inglese. Prendiamo un sorso del tè che ci ha preparato, cercando di non bruciarci la lingua, e riflettiamo sul fatto che stare in compagnia di nostra sorella sia stato il momento migliore dell'anno.
«Ora è il tuo turno,» diciamo. «Devi venire a trovare me e nonna in Israele.»
Orit esita prima di annuire. Malgrado il suo assenso, sappiamo che probabilmente non verrà. Non siamo davvero delusi al riguardo, visto che di solito ci troviamo in situazioni troppo pericolose per avere attorno la piccola Orit, ma al tempo stesso pensiamo che dovrebbe davvero visitare Israele a un certo punto.
Magari potrebbe trovare un marito, lì, o finalmente imparare qualche parola in ebraico.
Io, Darren, mi dissocio dai ricordi più immediati di Haim. Sono di nuovo stupefatto per la mancanza di barriere linguistiche quando si tratta di Leggere. La lingua madre di Haim sembra essere l'ebraico, eppure capisco i suoi pensieri proprio come mi è successo con i russi i giorni precedenti. Sembrerebbe provare che il pensiero è indipendente dal linguaggio, a meno che non ci sia qualcos'altro che spieghi questo fenomeno.
Rifletto anche sul fatto che le emozioni altrui diventino le mie durante la Lettura: per esempio la donna dalla pelle olivastra che è a questo tavolo mi sembrava molto ordinaria solo un momento fa, ma dentro alla testa di Haim è tutto diverso. Gli occhi e i capelli neri sono proprio come quelli di nostra madre e la somiglianza è enfatizzata ulteriormente dalla sua natura gentile...
Vengo distratto dalle mie riflessioni quando sento qualcosa di nuovo.
Questo qualcosa è difficile da spiegare. Avete mai provato dello stordimento per esservi alzati troppo rapidamente o aver bevuto troppo? Moltiplicate quella sensazione di leggerezza alla testa un migliaio di volte e potete avere una vaga idea di come ci si senta.
Ogni mio istinto mi dice che dovrei liberarmi la testa da questa sensazione per ottenere la stabilità, per ritrovare l'equilibrio, quindi significa che devo fare il contrario, almeno se seguo le istruzioni di Caleb.
Così cerco di rimanere in queste condizioni folli. È difficile, ma la mia ricompensa, se la si può chiamare così, è un rafforzamento di questa strana sensazione. Adesso sembra meno come se la mia testa fosse leggera e più come se fossi in caduta libera da un aereo, una sensazione che ho scoperto di recente grazie alla Lettura dell'esperienza di skydiving della mia amica Amy.
E poi comincia qualcosa di totalmente differente.
Una sensazione di intensità inimmaginabile mi sovrasta, un misto di soverchiante sbalordimento e meraviglia. Mi provoca uno strano stato di benessere, seguito dalla sensazione di diventare qualcosa di più del solito me stesso, diventare un nuovo essere. È al tempo stesso spaventoso e bellissimo.
La sensazione mi coglie a ondate, con momenti in cui provo la comprensione profonda di ogni cosa nel mondo, perfino nell'universo, o forse anche nel multiverso, come se, tutto d'un tratto, la mia intelligenza fosse stata moltiplicata. Quella breve sensazione di onniscienza svanisce il momento successivo e ciò che provo può essere descritto come adorare qualcosa di sacro, come essere in venerazione accanto a un monumento ai caduti.
In mezzo a tutto ciò, mi coglie una consapevolezza: non sono da solo. Sono parte di qualcosa di più basilare di me stesso. E, poi, capisco.
Non sono solamente Darren, non più. Sono Caleb. E sono Darren. Nello stesso momento, ma non nel modo in cui Leggere mi consente di essere con altre persone. C'è una connessione molto più profonda. Durante la Lettura, guardo semplicemente il mondo attraverso gli occhi di qualcun altro. Questa esperienza di Lettura Congiunta è molto di più, posso vedere il mondo attraverso gli occhi di Caleb, ma lui vede anche il mondo attraverso i miei. Quasi mi sconvolge scoprire che posso perfino vedere attraverso i suoi occhi come il mondo risulta attraverso i miei, quando viene filtrato attraverso le sue percezioni e la sua soggettività.
Mi rendo conto che sta cercando di non andare a fondo nella mia mente e cerco di ricambiare, concentrandomi per non entrare troppo nella sua. Mentre questo succede, le sensazioni positive che stavo sperimentando fino a questo momento cominciano a diventare più cupe. Sento qualcosa di spaventoso nella mente di Caleb e l'intero universo pare urlare un unico pensiero nelle nostre menti congiunte: «Stiamo al di fuori delle reciproche menti, stiamo al di fuori delle reciproche menti...»
Ma prima che uno di noi possa davvero seguire questo mantra così ragionevole, una raffica di ricordi si scatena all'improvviso.
A un certo livello, senza capire davvero come, so che Caleb sta assistendo ai miei ricordi più vividi e imbarazzanti. Non so perché stia succedendo, potrebbe essere perché sono così marchiati a fuoco nella mia mente, o perché lui è curioso riguardo a questa roba. Qualunque sia la risposta, sta rivivendo il giorno in cui le mie mamme mi hanno parlato della masturbazione. Se fosse possibile arrossire in questo momento, sarei rosso come un pomodoro al pensiero di star condividendo un ricordo simile. Sta anche rivivendo altre cose, come la volta in cui ho effettuato per la prima volta la transizione nella Quiete dopo il mio incidente in bici, o la prima volta in cui ho fatto sesso, o il giorno in cui ho visto Mira nella Quiete e mi sono reso conto che non ero solo.
A un certo livello, sto rivivendo anch'io nello stesso momento questi ricordi, tutti assieme, come in un sogno.
E poi mi rendo conto che sta succedendo qualcos'altro. Con paura, vedo uno tsunami mentale che sta venendo verso di me.
Sono i ricordi di Caleb.