Poi indietro negli anni; da un’evasione fiscale di una persona insospettabile, risse per varie eredità (mi rammaricai un poco non trovando nulla che riguardasse il Mulo, niente piccioni per una sola fava purtroppo), al caso di uno sfortunato ragazzo ucciso perché schiacciato dalla porta mentre giocava a calcio, varie denunce per i più disparati casi e, infine, ecco che arrivai alla pagina il cui titolo era fin troppo eloquente.
ANDREA VERDI.
Se già c’era silenzio intorno a me, in quel momento lo avvertii ancora di più.
Le pagine erano ingiallite e l’inchiostro sembrava in alcuni punti essere stato sbavato via. Contai tre diversi ritagli di giornale, protratti in un arco di tempo che non superava le poche settimane.
Spiegai il primo, datato 16 agosto 1982. Il giorno dopo la morte di mio
