Lola deglutisce, ingoia meraviglia ma rimane lucida. Si accende un sigaro e si concentra. “Immagino che la polizia abbia perlustrato casa Flores.” E butta fuori il fumo con nervosismo. “Allora perché cazzo non ha preso anche il diario?” chiede con lo sguardo di ghiaccio. “Nessuno sapeva dell’esistenza del diario. Mi sono presentato da quella gente come un parente italiano di Matilde Suárez. Ho raccontato che a distanza di tanti anni volevo conoscere la famiglia di Carlos perché aveva instaurato un bel rapporto con Matilde e l’aveva aiutata a impedirle le torture.” “Ti hanno creduto?” Non si accorge neppure del cameriere che cambia il piatto e delle risate tuonanti al tavolo accanto. “Sì, erano commossi del gesto al punto che la nipotina mi ha dato il diario del nonno. Era nascosto in u

