La signora Mackander era passata attraverso tutte le formalità del divorzio senza incorrere, da parte sua, in alcun biasimo. Così era buon giudice in questa materia. Abitava in uno di quei grandi alberghi in cui, in numerosi appartamenti, vivevano gli uni vicino agli altri innumerevoli Forsyte. Il loro principale passatempo, fuori delle ore di ufficio, era di chiacchierare in merito agli affari degli altri. Povera donnina! Forse in quel preciso momento si annoiava a morte, perché Filippard era un buon parlatore e la sua lingua si scioglieva sempre più. L’incontro di “quei due là” in un luogo così insolito era una distrazione piacevole. Davanti a una signora Mackander, il tempo, come tutta Londra, faceva una pausa. Perché questa donna, piccola ma notevole, meritava attenzione: il suo occ

