Quando soffiò l’Oleandro furioso Intanto, lontano dai sei Regni conosciuti, un uomo anziano si rivolgeva a quello che all’apparenza sembrava un mastodontico masso. «P.O., ho l’impressione che non siamo più a Ergchebbi!» esclamò l’anziano mentre giocherellava con un lungo arco. L’uomo era sulla settantina, aveva il volto che sembrava scolpito nella pietra, con lineamenti duri e severi causati dal suo continuo spostarsi per il mondo. Parte del volto era coperta da una lunga barba bianca. Anche i capelli, una volta biondi, avevano perso il loro colore. Vestiva in modo trasandato come un vecchio mercante dei bassifondi della città di Sabrosa a Golena. «Proteggere!» gli rispose il grosso masso di color ocra con voce metallica, muovendo il capo in basso e osservando l’uomo intento a tendere l

