La città silenziosa Venne presto giorno. Il cavallo aveva disarcionato Randet durante la notte ed ora si trovava qualche centinaio di metri più avanti, alla base di un leggero pendio; aprendo leggermente gli occhi, fu la prima cosa che il principe poté intravedere. Cercò di alzarsi con un braccio e notò che sotto di lui la sabbia non c’era più e che del terriccio friabile aveva preso il suo posto. Si levò in piedi e guardò intorno a sé. Non riusciva ancora a capacitarsi di come fosse arrivato sin là ma davanti a lui l’animale sembrava intento a brucare da un canneto. I crampi allo stomaco e la sete che tuttora lo attanagliavano erano gli unici indizi che non stesse sognando. ‒ Acqua! Acqua!! ‒ esclamò in preda all’entusiasmo. Guardò indietro e vide Arume sdraiato a qualche decina

